Attraverso la Bdsr, i titolari delle strutture e i locatori degli immobili ottengono il Codice identificativo nazionale (Cin), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci
Martedì 11 Giugno 2024

Dal 3 giugno 2024, è stata avviata in Puglia la fase sperimentale della Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (Bdsr), sviluppata dal Ministero del Turismo in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, per la tutela dei consumatori. Si tratta di una vera e propria piattaforma dedicata agli affitti brevi, di cui è partita appunto la sperimentazione.
Piattaforma per gli affitti brevi: come funziona

Attraverso la Bdsr, i titolari delle strutture e i locatori degli immobili situati nella Regione Puglia possono richiedere il Codice identificativo nazionale (Cin), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica. Effettuando l’accesso tramite identità digitale, i titolari visualizzano i dati relativi alle strutture collegate al proprio Codice Fiscale, integrano le informazioni mancanti, segnalano eventuali modifiche e ottengono il Cin, che dovrà essere esposto all’esterno dello stabile in cui sono collocati gli appartamenti o le strutture e andrà indicato in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato.

La Bdsr, istituita ai sensi dell’articolo 13-quater, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 30 aprile 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 58 del 28 giugno 2019, è uno strumento che implementa, tramite meccanismi di interoperabilità, il coordinamento informativo tra i dati dell’amministrazione statale e territoriale ed è volto a fornire una mappatura degli esercizi ricettivi su scala nazionale, anche utile al contrasto di forme irregolari di ospitalità.
La banca dati della piattaforma per gli affitti brevi

Le informazioni contenute nella banca dati riguardano, tra l’altro:

  1. tipologia di alloggio
  2. ubicazione
  3. capacità ricettiva
  4. soggetto che esercita l’attività ricettiva
  5. codice identificativo regionale, ove adottato, o codice alfanumerico univoco.

Il decreto del Ministero del Turismo 6 giugno 2024 contiene le “Disposizioni applicative per l’individuazione delle modalità di interoperabilità tra la banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche“.

È prevista una prima fase “pilota” per il popolamento della Bdsr e la sperimentazione della interoperabilità, che coinvolge il Ministero del turismo, e le Regioni e le Province autonome. Gli enti locali devono tramettere, entro quindici giorni dalla pubblicazione del decreto, un set di dati minimi necessari all’identificazione della struttura nella Bdsr e dei soggetti abilitati ad inserire le informazioni mancanti.
I dati minimi della Bdsr

Il set di dati minimi prevede:

Codice Identificativo Regionale ovvero altro codice diversamente denominato che identifica la struttura nella banca dati regionale o della Provincia autonoma (Cir),
macrocategoria di classificazione nazionale e relativo codice,
categoria di classificazione nazionale e relativo codice,
sottocategoria di classificazione nazionale e/o regionale e/o provinciale, Comune e Provincia e relativi codici Istat,
stato dell’attività, nome, cognome, codice fiscale della persona fisica.

La trasmissione dei dati ha l’obiettivo di censire lo stato informativo presente a livello regionale e provinciale e di individuare eventuali criticità che possano interferire con il modello di interoperabilità. La fase pilota è strettamente connessa alla verifica e risoluzione delle eventuali criticità di natura tecnica e informativa. Attivata l’interoperabilità, l’utente può completare le informazioni richieste al fine di ottenere il Cin provvisorio.
Piattaforma affitti brevi: cosa succederà nella seconda fase

Nella seconda fase, entro il 1° settembre 2024, è prevista la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della Bdsr per l’assegnazione del Cin.
I titolari e i gestori delle strutture turistico-ricettive e i locatori delle unità immobiliari in locazione breve o per finalità turistiche possono integrare i dati mancanti relativi alla propria struttura ricettiva e ottenere il Cin.

Alla piattaforma si accede attraverso identificazione Spid. Il sistema, una volta effettuato l’accesso, individua autonomamente le strutture ricettive disciplinate dalle leggi regionali e delle Province autonome e le unità immobiliari destinate a locazione breve o per finalità turistiche associate all’utente abilitato.

Il rilascio del Cin non esonera l’interessato dall’assolvimento degli obblighi previsti dalle rispettive normative regionali, delle Province autonome e comunali per l’esercizio dell’attività ricettiva, quali il conseguimento del titolo abilitativo ovvero la presentazione di Scia o di altra comunicazione richiesta a tal fine.
Consultazione della Bdsr

Per la consultazione e le procedure di controllo e sanzionatorie delle strutture turistico-ricettive e delle unità immobiliari in locazione breve o per finalità turistiche da parte delle Regioni, dei Comuni e delle Province autonome, si prevede il ricorso ai seguenti servizi per la consultazione dei dati:

1) servizio di riconoscimento e di autorizzazione all’accesso al sistema attraverso apposito canale di accreditamento;
2) servizio di ricezione dell’elenco delle unità immobiliari e delle strutture turisticoricettive dotate anche di CIN e, dunque, inserite nella Bdsr;
3) servizio di ricezione finalizzato a ricercare, attraverso il Cin, i dati di dettaglio della singola unità immobiliare o struttura turistico-ricettiva.

La Bdsr può essere consultata anche dal cittadino interessato non titolare di strutture ricettive, attraverso apposita maschera di consultazione, solo per verificare che la struttura ricettiva o l’unità immobiliare sia dotata di Cin, senza poter accedere ad ulteriori informazioni.

La banca dati contiene tre tabelle principali, ognuna relativa ad una entità necessaria per costituire un patrimonio informativo completo:

  1. Tabella delle unità immobiliari concesse in locazione breve o per finalità turistiche e delle strutture turistico-ricettive;
  2. Tabella dei soggetti titolari delle unità immobiliari concesse in locazione breve o per finalità turistiche ovvero delle strutture turistico-ricettive;
  3. Tabella dei soggetti delegati delle unità immobiliari concesse in locazione breve o per finalità turistiche ovvero delle strutture turistico-ricettive.

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